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MC5 – Il punk prima del punk

 

 

LO SPELEOLOGO

 

di NICOLAS ICARDI

 

Chiedendo a qualche vecchio appassionato ascoltatore di musica qual è il primo grande album veramente duro, violento e devastante della storia del rock, beh vi risponderà, senza ombra di dubbio, “Kick Out The Jams” degli MC5, uscito nel lontano 1969. Questi cinque ragazzi riuscirono a realizzare un disco a dir poco esplosivo, superando i normali limiti del rock già con il loro primo album. Formatisi nel 1967, gli MC5 (acronimo di Motor City Five) prendono il nome dalla città d’origine, che è infatti “La Città dell’Auto” per antonomasia. Sono Wayne Kramer (chitarra), Rob Tyner (voce), Fred Smith (chitarra), Michael Davis (basso), Dennis Thompson (batteria). Si fanno notare subito con il loro rock sfrontato e duro e diventano con gli Stooges, Bob Seger Band e Rationals uno dei complessi più famosi del North East americano. Forti sono le implicazioni politiche della band: John Sinclair, leader delle Pantere Bianche, è il padrino degli MC5, che sono soliti esibirsi avvolti in bandiere a stelle e strisce, con slogan rivoluzionari e testi oltraggiosi. Nel 1968 il complesso ha parte attiva nei disordini alla convention del Partito Democratico a Chicago. I primi due singoli “I Can Only Give You Everything”(1967) e “Looking At You”(1968) sono già un chiaro esempio dello stile arrabbiato del gruppo. Più riuscito è l’album d’esordio “Kick Out The Jams”(1968), capolavoro di punk ante litteram registrato nell’Ottobre 1968 live al Grande Ballroom di Chicago. L’album è un disco fondamentale per le generazioni successive, influenzando più di un genere, oltre il punk e il garage, anche l’hard rock e il metal, soprattutto grazie ai riff supersonici di Wayne Kramer e Fred Smith e le urla rivoluzionarie di Rob Tyner. La crudezza della band (a cominciare dal celebre inno censurato di “Kick Out The Jams”) è mal tollerata dalla Elektra, che dopo un solo disco scioglie il contratto, Sinclair nel frattempo finisce in prigione e gli MC5 passano all’Atlantic con cui pubblicano il secondo album “Back in the USA”(1970). Il disco è prodotto dal noto critico musicale Jon Landau (futuro manager di Bruce Springsteen) e, se perde qualche umore rabbioso, guadagna in potenza di suono con interessanti richiami al rock’n’roll originale in un miscuglio di blues, garage e proto-punk. Il gruppo però non riscuote tuttavia successo commerciale e trova spazio solo per un ultimo album, “High Time”(1971) decisamente inferiore ai precedenti. Nel 1972 gli MC5 effettuano un ultimo tour in Europa prima di sciogliersi definitivamente.

Rob Tyner svolgerà l’attività di fotografo fino alla morte avvenuta nel 1991. Michael Davis finirà a suonare con i Destroy All Monsters, Fred Smith formerà la Sonic’s Rendezvous Band e sposerà Patti Smith nel 1980, morirà poi nel 1994. Il leader Wayne Kramer passerà invece alcuni anni in carcere e tornerà sulle scene con la Gang War di Johnny Thunders e i Was (Not Was), fino a riprendere l’attività discografica in proprio negli anni ’90. I tre superstiti Kramer, Davis e Thompson riformeranno il gruppo nel 2003 per alcune esibizioni live e poi nel 2005 con l’ingresso del cantante Handsome Manitoba per un tour. Nel 2002 è anche uscito il buon documentario MC5: A True Testimonial diretto da David C. Thomas.

Dalla loro discografia vi propongo tre tracce:

“Ramblin’ Rose” da “Kick Out The Jams”(1969). Bel pezzo caratterizzato dalla voce in falsetto di Tyner e dalla rozzezza delle chitarre.

“Kick Out The Jams” da “Kick Out The Jams”(1969), è il loro brano più noto. I riff sono taglienti, gli assoli acidissimi, incessanti sono la batteria di Dennis Thompson e il basso di Michael Davis e il finale è un abominio di suoni distorti.

“I Want You Right Now” da “Kick Out The Jams”(1969), ha un riff eterno, proto-metal, molti gruppi nei decenni successivi lo copieranno…

 

 

RAMBLIN’ ROSE  –  1969

 

 

 

KICK OUT THE JAMS  –  1969

 

 

 

I WANT YOU RIGHT NOW – 1969

 

 

 

A DOMENICA PROSSIMA…

MC5 – Il punk prima del punkultima modifica: 2011-07-24T14:09:00+02:00da
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