Lesto82-Music Blog

Morphine – Il suono della notte

 

 

LO SPELEOLOGO

 

di NICOLAS ICARDI

 

I Morphine sono stati una delle bands più originali e innovative degli anni ’90, nascono a Cambridge nel 1989 quando dopo lo scioglimento dei Treat Her Right, gruppo autore di tre album a carattere blues, il bassista Mark Sandman si ritrova a formulare un nuovo progetto musicale. Chiama due amici provenienti dalla natia Boston, il sassofonista Dana Colley e il batterista Jerome Deupree, e con loro fonda una nuova band. Nascono i Morphine, che si rivelano molto particolari fin dall’impostazione strumentale alquanto innovativa (batteria, basso a due corde e due sax suonati contemporaneamente). Già nel loro primo album “Good” (1992) si colgono le coordinate sonore del gruppo: creare rock partendo da una base strumentale jazzistica e tenendo conto degli insegnamenti dell’avanguardia musicale. Maestoso, leggero e devastante, resta un esordio monumentale. Sostituito Deupree con il batterista Billy Conway, i Morphine continuano imperterriti sulla strada tracciata. Nel 1993 esce il secondo album “Cure for Pain”, considerato tra i migliori degli anni ’90, che converge verso una forma canzone più tradizionale rispetto all’eccellente esordio, questo lavoro è caratterizzato da arrangiamenti assai corposi, guidati da veri e propri duetti tra il basso cupo di Mark ed il sassofono di Dana Colley. Il risultato è un sound sinistro e notturno, stringato e irregolare mentre la voce, con quel suo tono morbido e fluido, arriva dritta al cuore. Per quanto riguarda i testi bisogna dire che Sandman è a tutti gli effetti un poeta triste e metafisico, i suoi brani sono sì intensi e poetici, ma più che narrare storie nella forma cantautorale, si preoccupano in realtà di evocare immagini oscure, spettrali che fanno da contorno alla musica. Nel 1995 è la volta di “Yes”, questa volta il gruppo svolta più sul rock, e chiude un trittico di album di grandissimo livello. Stranamente il successo commerciale viene raggiunto però con il successivo “Like Swimming”(1997) che risulta un po’ sottotono, non per la solita, immensa, qualità delle esecuzioni, ma per un’apparente stanchezza compositiva. Comunque il disco nasconde in sé alcune gemme di inestimabile valore. Purtroppo la storia dei Morphine si chiude in modo tragico quando il 4 Luglio 1999, durante l’esibizione al festival di Palestrina Rock, a pochi chilometri da Roma, Mark Sandman si accascia sul palcoscenico. Soccorso immediatamente, viene dichiarato morto per infarto. Uscirà nel 2000 l’album postumo “The Night”, a cui aveva lavorato lo stesso Sandman. Il disco è realizzato in perfetto isolamento nello studio casalingo di Mark poco prima che morisse, gli arrangiamenti qua appaiono più corposi con pianoforte, organo, qualche chitarra, ma l’umore del disco non cambia di una virgola rispetto a quello tipico dei Morphine: tenebroso, malinconico, denso. Un’amalgama di influenze blues, jazz, persino lounge da cui il trio estrae la materia più oscura. Dopo un periodo di pausa Conwey e Colley formeranno un altro gruppo i Twinemen con la cantante Laurie Sargent pubblicando tre dischi. I Morphine hanno privato la musica Rock del suo strumento principale, la chitarra, perciò hanno il grande merito di avere, per primi, proposto il classico misto di Rock/Blues senza chitarra. Per questo sono grandi, per questa rivoluzione formale del Rock. Non si sono inventati niente, hanno suonato solo quello che c’era sempre stato con strumenti diversi. Il risultato è un genere originale, unico e attuale (oggi è già un classico), ma con molti riferimenti alle origini.

Dalla loro discografia vi propongo cinque tracce:

“You Speak My Language” da “Good”(1992), è il brano più movimentato del disco. L’ipnotico connubio tra blues e jazz scorre rapido e veloce, confrontando questo brano con gli altri dodici presenti nel disco, sembra di ascoltare un pezzo da discoteca.

“Buena” da “Cure for Pain”(1993), è un singolo dell’album, grande pezzo blues energico dall’andamento sincopato.

“Cure for Pain” da “Cure for Pain”, enfatizza la vena romantica di Sandman ed è probabilmente il pezzo più immediato ed efficace di tutto il disco.

“Whisper” da “Yes”(1995) pezzo seducente adatto a sottolineare le tinte fosche di questo capolavoro con il sax che delizia con assoli da brivido.

“Early to Bed” da “Like Swimming”(1997), meraviglioso blues che tra fraseggi fra i due sax, tastiere sognanti e un ritmo sincopato che si ferma e riparte in continuazione, regala atmosfere uniche.

 

YOU SPEAK MY LANGUAGE – 1992

 

 

BUENA – 1993

 

 

CURE FOR PAIN – 1993

 

 

 

WHISPER – 1995

 

 

 

EARLY TO BED – 1997

 

 

A DOMENICA PROSSIMA…

 

 

 

 


Morphine – Il suono della notteultima modifica: 2011-08-21T20:21:00+02:00da
Reposta per primo quest’articolo