LO SPELEOLOGO
di NICOLAS ICARDI
La più importante band garage-rock di sempre ecco chi sono i Sonics. Questo leggendario gruppo si forma a Seattle nel 1964 per opera di Gerry Roslie, tastierista e cantante, che insieme ai fratelli Parypa, Andy al basso e Larry alla chitarra, Rob Lind al sax e Bob Bennett alla batteria registra una composizione dello stesso Roslie, “The Witch”(1964), un brano destinato a diventare il singolo di maggior successo di tutto il rock del nord-ovest degli Stati Uniti. Con il brano successivo, “Psycho”(1965), il gruppo acquista una certa notorietà e dimostra di essere all’avanguardia di certa musica “acida” poi ripresa da molti gruppi west-coast. L’impressione è confermata dall’uscita del loro primo album “Here are the Sonics”(1965), sanguigno e irriverente, illustra il loro stile, la loro violenza rock ante litteram, con alla base un sano Rock‘n’Roll alla Chuck Berry e in generale di tutta la fine degli anni ’50 e dei primi ’60, è difficile trovare un disco che lo uguagli in termini di violenza e innovazione, forse “Fun House” degli Stooges, anche se concepito 5 anni dopo. Dopo l’esordio, l’anno dopo danno alle stampe ancora un album entrato nella storia, come il primo, del suono garage dei sixties, “The Sonics Boom”(1966). Il disco può sembrare talvolta un po ripetitivo, ma l’innovazione che portarono le tracce del disco non ha eguali, si spazia dal Punk all’Hard Rock passando per il Metal, senza dimenticare la base Blues e R’n’R, basta questo per rendere questo disco un capolavoro, per molti però inferiore al primo. Nel 1966 cambiano casa discografica e pubblicano “Introducing the Sonics”(1967), primo album a tiratura nazionale, che recupera gran parte dei vecchi classici. Il disco è l’ultimo del gruppo, che si scioglie nel 1969 lasciando dietro di sè un alone di leggenda, con i componenti che vanno a formare altre band, altri intraprendono l’università o si arruolano nell’esercito. La band originale si riformerà per un live nel 1972 a Seattle. Gerry Roslie riesumera la sigla Sonics sfornando l’album “Sinderella” nel 1980, un onesto ma deludente lavoro di nostalgia r’n’r con brani originali e versioni rivedute di vecchi successi. L’iniziativa non ha seguito ma perlomeno riaccende l’interesse del pubblico verso i Sonics originali, e porta alla pubblicazione di numerose antologie e al recupero di nastri inediti di studio e dal vivo. I Sonics si riuniscono poi a sorpresa nel 2007 e 2008 per alcune esibizioni live in giro per il mondo.
Dalla loro discografia vi propongo 4 tracce:
“THE WITCH” singolo del ’64 poi in “Here are the Sonics”(1965) pezzo veloce e indemoniato con il cantante Roslie che ha un tono istrionico, perforante, condito da urli, supportato da infuocate melodie di tuonante sano rock.
“PSYCHO” singolo del ’65 poi in “Here are the Sonics”(1965) è un tipico Rock’n’ Roll anni 60 entusiasmante, scanzonato con l’immancabile sezione di sassofono.
“STRYCHNINE“ da “Here are the Sonics”(1965), forse il pezzo più bello del disco, altra sfuriata dal marcato approccio hard con annesso un super assolo di chitarra, il video è tratto da un’esibizione live in studio del 2010.
“HE’S WAITING” da “The Sonics Boom”(1966). Traccia dal sound decisamente Hard Rock, la voce è cattiva, non più istrionica, ma profonda e si adatta alle scale del basso e della chitarra, per sfociare in terrificanti urli alla fine di ogni refrain.
A DOMENICA PROSSIMA…