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Il cantautore milanese Eugenio Finardi festeggerà i 60 anni con la raccolta “Sessanta” ,un triplo cd che conterrà 5 inediti ed i brani più rappresentativi del suo repertorio con diverse collaborazioni tra cui Max Casacci dei Subsonica.Non manca la canzone presentata a Sanremo,”E Tu Lo Chiami Dio”,scritta da Roberta Di Lorenzo.Una riflessione su un tema complesso fatta con garbo e senza retorica,non dimenticandosi di renderla accessibile con una bella melodia pop-rock.
AUDIO
TESTO
Vorrei volare ma non posso,
E resto fermo qua
Su questo piano che si chiama Terra
Ma la Terra si ferma
Appena io mi rendo conto
Di avere perso la metà del tempo
E quello che mi resta è di trovare un senso
Ma tu, sembri ridere di me,
Sembri ridere di me
E tu lo chiami Dio
Io non do mai nomi
A cose più grandi di me
Perché io non sono come te
Ma conosco l’amore
Io, io che ho visto come te
Dritto in faccia il dolore..
Vorrei volare ma non posso
e spingermi più in là
Adesso che si fa silenzio attorno
Ma il silenzio mi parla
Devo combattere con le mie lacrime,
mica con una poesia
E non c’è ordine nei letti d’ospedale
In una fotografia rivedo
dritta sulle spalle la mia figura..
E tu lo chiami Dio
Io non do mai nomi
A cose più grandi di me
Perché io non sono come te
E tu lo chiami Dio
Io non do mai nomi
A cose più grandi di me
Perché io non sono come te
Ma conosco l’amore
Io, che ho visto come te
Dritto in faccia il dolore.
E tu lo chiami Dio
Io non do mai nomi
A cose più grandi di me
Io, io sono come te
Voto 7/10
SONG
Complimenti Eugenio canzone meravigliosa mi piace tanto.
e’ una canzone meravigliosa e mi rispecchia molto, purtroppo nn e’ stato un anno facile ho perso un amore meraviglioso e un figlio, combatto tutti i giorni con le mie lacrime e vorrei volare via e resto ferma qua su questo piano che si chiama terra ma la terra si ferma. ho votato questa canzone perche avrebbe dovuto vincere, le persone dovrebbero capire il significato delle camzoni. grazie eugenio e per favore la prox volta che canti questa canzome in tele la puoi dedicare a john fabbris con amore eliana
Anche io, come solo pochi hanno fatto, ho votato questa canzone… soprattutto l’interpretazione sentita e per il testo che Finardi ha saputo regalarci!
ed anche io come Marigiusy soffro per una figlia gravemente malata dalla nascita che è ancora in vita ma solo grazie ad un macchinario che respira per lei!
Ascolto la canzone e continuo a sentirmi strappare dal petto le mie fragilità, il mio dolore, le mie domande…
Le lacrime non si fermano…
Grazie Eugenio… hai letto il mio cuore e l’amore immenso che nutro per una figlia che mai ha vissuto veramente!
Sarà che anche la tua situazione ti ha dato modo di sentire veramente TUE queste parole!?!?!
Un abbraccio affettuoso a te Grande Eugenio ed a tua figlia Elettra
Gianluca